Scuole lente e scuole veloci
Data:
12 Giugno 2023
Dal noto titolo di Daniel Kahneman.
La domanda è complessa:
in un momento storico segnato in modo così consistente dal cambiamento, riuscirà la scuola italiana a rimanere al passo con i tempi?
L’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana (III) ha accolto la sfida e ha creato un nuovo ambiente di lavoro che mette insieme scuola e territorio attraverso un rapporto virtuoso con tutti gli stakeholder: l’engagement di comunità.
Il processo messo in pista, che vuole spingere verso forme di collaborazione e di co-creazione, si muove intorno ad alcuni principi. Uno di questi è quello di porre al centro le persone.
Alla prima domanda si aggiunge, pertanto, un’importante riflessione: può la scuola italiana ignorare la voce, il contributo, delle studentesse e degli studenti?
All’interno del sistema scuola la componente studentesca è l’elemento più cangiante e rappresenta la fonte più attendibile del dato che spaventa tutti: l’evoluzione delle tecnologie (non degli strumenti).
Come fare, allora, a trasformare il turnover, le energie dei “discenti” in risorsa?
Venerdì 9 giugno 2023, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Castelnuovo di Firenze, si è aperto un tavolo di lavoro tra studenti e studentesse di due scuole molto lontane fisicamente, ma evidentemente, molto vicine nei bisogni. Firenze (Liceo Castelnuovo) e Lecce (Liceo Banzi e BanzHack). L’USRT a coordinare l’iniziativa, con il gruppo di supporto alle scuole per il PNRR, presenti le dirigenze e due insegnanti (pioniere) delle due scuole.
Due aree, due sfide, due prodotti. Si parte dal fare. Tempo, ritmo, urgenza, rapidità che incontrano profondità, qualità, rispondenza:
- la creazione di un gruppo di studentesse e studenti, istituzionalizzato, che coadiuva l’animatore digitale nella manutenzione del sistema, che accompagna i docenti nell’utilizzo dei nuovi ambienti innovativi e che forma i loro pari nell’utilizzo delle strumentazioni digitali. Si tratta della costruzione di uno scenario che mette sul piatto d’argento lo sviluppo delle competenze imprenditive;
- la costituzione di un gruppo di studio per supportare lo realizzazione di buone pratiche per un uso ragionevole delle intelligenze artificiali nella didattica e immaginare nuovi curricoli, sia nella sostanza che nella forma.
Il Primo passo sarà definire meglio il problema. Cosa ne pensano i dirigenti scolastici, gli animatori digitali, i docenti e, prima di tutto, le studentesse e gli studenti?
Si lavorerà su un prodotto desiderabile? Quanto sarà fattibile l’operazione? Quali saranno i possibili risultati? Quale sarà la ricompensa?
Si parte subito. La scuola inizia ora, con un tuffo carpiato nella realtà
Ultimo aggiornamento
16 Giugno 2023, 12:37